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Le origini: la Riforma protestante e le Chiese libere

La Riforma protestante ha una sua data di inizio ufficiale con l'affissione delle tesi di Lutero a Wittenberg nel 1517. Ma le idee e i disagi che portarono l'ampio e variegato fenomeno della riforma protestante circolavano già da parecchio tempo in tutta Europa.

In linea generale possiamo dire che all'atto della riforma protestante furono tre i pensatori che si staccarono da Roma: Lutero in Germania, Calvino a Ginevra e Ulrico Zwingli a Zurigo. Le tesi propugnate erano, tra le altre: la salvezza attraverso la Grazia Divina più che attraverso i Sacramenti, la libertà personale di credo, il sacerdozio in quanto credenti e non in quanto credenti e ordinati sacerdoti, la stretta unione tra stato e chiesa, la centralità della Bibbia rispetto alla tradizione ecclesiastica.

I tre pensatori trovarono appoggio dalle autorità politiche del tempo e riuscirono a fondare le rispettive chiese nonostante l'opposizione di Roma. All'interno di esse e soprattutto nella Svizzera di Calvino, si originò il movimento Anabattista che più tardi divenne Mennonita. Gli Anabattisti, violentemente perseguitati, concepirono la chiesa come un gruppo di persone adulte unite dalla professione di fede, assolutamente pacifiste e del tutto svincolate da governi e poteri temporali. Da qui il termine "Chiese Libere", che trovarono piena espressione successivamente nelle colonie americane.

I Mennoniti

All'interno del protestantesimo, uno dei punti salienti di molti fedeli e di molti pensatori era la necessità di dare il battesimo solo agli adulti e solo dopo professione di fede. Gli Anabattisti, come vennero chiamati, si trovarono guardati con sempre maggior antipatia dalle altre chiese cristiane. Dal punto di vista allora corrente, infatti, non battezzare un bambino equivaleva a esporlo al rischio di "morte eterna": privo di battesimo, infatti, non avrebbe potuto mai entrare in Paradiso e la Grazia di Dio gli sarebbe rimasta preclusa. Lo "scandalo" è probabilmente paragonabile a quello che oggi proveremmo se, potendolo facilmente fare, non vaccinassimo un bambino contro una malattia che ha alta possibilità di ucciderlo. Ricordiamo che la mortalità infantile era all'epoca altissima e che le possibilità che un bambino arrivasse a chiedere il battesimo giungendo all'età adulta erano oggettivamente scarse. Nel 1534 un gruppo di Anabattisti radicali fondò con la forza una teocrazia a Münster macchiandosi di crimini violenti.DSCN9376.jpg (192413 byte)
Il risultato fu una grave persecuzione corale di tutto il movimento da parte dei cattolici e altrettanto delle 3 chiese protestanti. Gli Anabattisti vennero stanati, torturati e eliminati un po' ovunque, al punto che alcune città prezzolarono dei veri e propri cacciatori di teste per trovarli e ucciderli. L'esperienza disegnò una svolta nella storia del movimento che non ebbe mai più alcuna possibilità di una qualche influenza sull'aspetto politico della vita quotidiana o di costituire alleanze politiche, come accadde per altre chiese protestanti.
Nel 1536 un giovane prete cattolico, Menno Simons, lasciò la chiesa Cattolica che riteneva avere perso il contatto con le radici evangeliche per perdersi dietro a "storie, leggende, palme sante, vespri, pellegrinaggi, reliquie, …". Menno divenne anabattista e, nonostante le persecuzioni cui erano sottoposti gli aderenti alla chiesa, riuscì a sopravvivere e ad unificare gruppi differenti che, quando l'Olanda intraprese una politica di tolleranza religiosa, poterono vivere in pace. I gruppi che aveva unito presero spunto dal suo nome e si chiamarono, da allora in poi, Mennoniti.

Nel 1632 venne stilata la Confessione di Fede Mennonita di Dordrecht, cui le credenze e pratiche religiose Amish si ispirarono e fondarono, e che tutt'oggi li guidano. Basilarmente queste sono:

  1. il "battesimo dei Credenti" da amministrarsi esclusivamente in età adulta, dopo pentimento e professione di fede. Sono contrari al battesimo dei bambini poiché non ritengono che essi abbiano coscienza del bene e del male né, quindi, possano peccare e quindi beneficiare del battesimo.

  2. I membri della chiesa che peccano vanno ammoniti due volte in privato. Se continuano, vengono ammoniti in assemblea e quindi banditi dal gruppo. Questa pratica, già in atto dalle remote origini si contrapponeva con forza alla violenza tipica con cui l'uomo e le chiese del medioevo imponevano la fede o l'opinione e faceva risaltare il principio della non violenza. Bandire, per quanto doloroso, era indiscutibilmente meglio che torturare e uccidere.

  3. Solo i credenti battezzati in età adulta siederanno al Banchetto di Dio.

  4. Si impegnano a tenersi staccati dal male del mondo. Sono dunque pacifisti e rifiutano ogni forma di violenza.

  5. I capi della chiesa sono detti pastori, devono avere buon carattere ed essere competenti nel guidare nella preghiera la Congregazione.

  6. Sostengono la separazione tra stato e chiesa. Si ritirano, solitamente, dal mondo di cui sentono una influenza corrotta e corrompente. Non assumono cariche pubbliche, non votano.

  7. Non giurano: la parola è sufficiente.

I difficili inizi della chiesa portarono l'abitudine di officiare il culto nelle case private e non in luoghi pubblici come le chiese.

Tale abitudine passò tale quale agli Amish.

 

La nascita degli Amish

Circa 150 anni dopo, nel 1693, Jacob Ammann, un vescovo svizzero, ruppe con la chiesa Mennonita e diede origine al movimento Amish, che derivò il nome da quello dell'ecclesiasta e mantenne molti punti comuni con i Mennoniti.

William Penn e il "santo esperimento"DSCN9377.jpg (120935 byte)

William Penn era il nobile erede di cospicui privilegi aristocratici nell'Inghilterra della restaurazione post-Cromwell. La sua famiglia, infatti, aveva sostenuto attivamente ed economicamente il Re Carlo nella sua riconquista del trono. William era venuto a contatto con il Quaccherismo in Irlanda, nel 1667. Il Quaccherismo si inscriveva nel largo filone delle "Chiese Libere" e degli Anabattisti e ne subiva altrettanto le persecuzioni.

Ritornato in Inghilterra dedicò tutto sé stesso ad un'impressionante lavoro di divulgazione delle tesi sul rinnovamento religioso. A partire dal 1675 cominciò a maturare e promuovere l'idea che vi fosse necessità per l'Inghilterra in genere e per i puritani in particolare di aprirsi al Nuovo Mondo, l'America.

Per sfuggire alle persecuzioni e alla ricerca di un modo di vita del tutto diverso, Penn salpò con un gruppo di Quaccheri. Una parte di essi si stabilì nello stato che oggi conosciamo come Pennsylvania e che considera William come suo fondatore. La corona Britannica, infatti, gli assegnò lo stato come saldo del debito che essa aveva con la sua famiglia.

Penn, in linea con altri analoghi esperimenti, volle fondare un modo differente di vivere basato sul rispetto e sulla amorevole collaborazione tra persone differenti perché rese uguali dall'atto creativo di Dio. In tal senso "le persone" non furono solo gli altri cristiani, ma anche le popolazioni indiane residenti.

Nel 1720 circa alcuni gruppi di Amish seguirono il sogno della colonia di Penn e la raggiunsero. Si stabilirono per la maggior parte in Pennsylvania, dove tutt'oggi hanno la presenza maggiore. Altri si diressero in New York, Illinois, Indiana, Iowa, Missouri e Ohio.

Dal 1700 ad oggi

La sopravvivenza delle Chiese Libere non fu affatto scontata in un continente dove non c'era Stato, la legge era spesso dal lato di chi la imponeva e la non-violenza suscitava desideri predatori e/o violente antipatie. Nel 1800, dopo la Guerra di secessione americana, l'America non contava più di 1000 Amish. Guerre, persecuzioni e carestie spinsero altri Amish a lasciare l'Europa per riunirsi con i gruppi Americani. La maggior parte si stabilirono in Illinois, Indiana, Iowa, Missouri, New York, Ohio, e Ontario in Canada. Solo pochi si diressero in Pennsylvania. Questi Amish Europei erano più elastici sia in quanto ad abitudini quotidiane, indulgendo in ciò che ai loro fratelli Americani parevano inutili vanità (vestiti più belli, strumenti musicali, e in generale una visione del bello come valore e non vanità). Inoltre avevano un atteggiamento più fiducioso verso la modernità e i suoi prodotti.

I contrasti erano anche dottrinali e si approfondirono nella seconda metà del 1800 sino ad arrivare, nel 1880, a un Concilio che portò ad una divisione. Gli Amish si trovarono variamente suddivisi in 4 gruppi: 3 progressisti e 1 conservatore. Quest'ultimo prese nome di "Amish del Vecchio Ordine" (circa 5000 persone). Gli altri si chiamarono Amish Mennoniti. Gli Amish cui oggi istintivamente pensiamo sulla scia di film come "il Testimone" appartengono e si definiscono del "Vecchio Ordine".

Nel 1900 i gruppi Amish si trovarono al centro di ulteriori contrasti con gli Stati Uniti e con il Canada. In primis perché, quando questi entrarono in guerra, l'antimilitarismo dei giovani Amish suscitò una nuova ondata di abusi fisici e mentali. Oltre a ciò l'obbligo di scolarizzazione si scontrò con il desiderio degli Amish di istruire i propri figli alla luce di princìpi che gli stati non intendevano sostenere. Ma almeno su questo si trovò un compromesso e ai ragazzi Amish fu permesso di terminare gli studi a 16 anni anziché a 18.

All'inizio della seconda guerra mondiale i gruppi religiosi non violenti come gli Amish e i Quaccheri ottennero maggior rispetto dagli Stati Uniti e dal Canada. Coloro che si dichiararono Obiettori di Coscienza (la stragrande maggioranza) ottennero incarichi non-militari, ad esempio negli ospedali da campo o in quelli di città che li espose a violenti shock culturali per il contatto con una società del tutto aliena dalla loro e dai loro princìpi morali.

Ulteriori problemi si generarono riguardo alle tasse (Social Security program) che gli Amish non vollero pagare ad un governo di cui non si sentivano parte e da cui non volevano nulla. Negli anni successivi, tuttavia, gli Amish trovarono un dialogo con gli Stati Americani e non vi furono episodi gravi di scontro violento, anche se le differenze, naturalmente, rimangono. Nel 1967 alcuni si trasferirono in America Latina, dove un piccolo gruppo tuttora risiede.

 

La vita degli Amish oggiDSCN9378.jpg (216428 byte)

Un Amish vive in una comunità dal tessuto sociale inusualmente robusto, basato su forti legami familiari e su un'ancora più forte identità religiosa. Salvaguardare questa società è fondamentale per ogni Amish e le sue azioni sono votate a questo.

Esiste un compendio di regole mutate e maturate nei secoli cui gli Amish fanno riferimento: il cosiddetto Ordine, l'Ordnung, che discendono da concetti e passi ricavati dalla Bibbia. Le regole non sono moltissime, per cui la comunità si fa carico di spiegarne la non sempre ovvia applicazione quotidiana ai bambini, che devono sviluppare discernimento nella declinazione quotidiana.

L'ambiente e la comunità Amish

Gli Amish vivono come contadini e artigiani in campagne che tengono gelosamente libere dalle intrusioni della civilizzazione che possano intaccare i loro princìpi guida.

Questo genera una sorta di binomio che può apparire curioso: l'elettricità non è ammessa, poiché rovina la naturalezza del creato e la semplicità del vivere, mentre fonti alternative di energia (come il vento, il sole, l'acqua) sono le benvenute. Non esistono automobili, poiché l'intento di un Amish è di vivere con semplice umiltà tra i suoi cari e simili: questo fa degli Amish dei buoni allevatori di cavalli (principale forza motrice), che tirano i semplici carri neri coperti o meno (detti buggies) che sono diventati il simbolo dei questa comunità.

Gli Amish vestono fuori dal tempo. Gli uomini portano sempre il cappello e vesti scure, dal taglio semplice, prive di cerniere lampo e in parte anche di bottoni. I calzoni hanno fondo largo e orlo alto, sia per motivi di praticità sia per motivi di modestia. A partire da quando si sposano portano la barba, come chiede la Bibbia, ma non i baffi che associano con la vita militare e i suoi disvalori di violenza.

Le donne hanno abiti privi di ornamenti dalle maniche lunghe, con grembiuli e cuffiette che coprono i capelli che non tagliano mai. Se sono nubili hanno cuffie nere, da sposate bianche. La gonna del vestito è lunga a metà gamba per essere modesta e pratica al tempo stesso. Il vestiario non è un vezzo, ma il segno tangibile dell'appartenenza alla comunità e alle sue regole, non dissimilmente dall'abito di una suora od un frate.

Nessuna donna porta gioielli e in generale nessun Amish porta oggetti vanitosi e superflui. Lo stile è quello di un tardo 1800 estremamente semplificato e votato ai molti lavori pratici che svolgono: privi di ausili elettrici, infatti, ogni incombenza viene svolta con un duro lavoro manuale, alleviato dall'aiuto che la comunità è sempre pronta a dare a chiunque ne necessiti.

La comunità stessa si fonda sul reciproco aiuto, sia in quanto a lavoro sia in quanto a denaro, che rende superflue assicurazioni, fondi pensionistici e simili. Ogni membro adulto è tenuto a lavorare per provvedere a sé, ai suoi cari e alla comunità stessa, nelle cui casse versa una certa cifra per le evenienze e le difficoltà dei membri. Se un ragazzino deve andare dal dentista e il padre non ha di che provvedere, la cassa della comunità lo farà al posto suo. Allo stesso modo interviene di consueto per costruire le nuove case delle giovani coppie o per aiutare la tal famiglia in difficoltà per un incendio o raccolto perduto.

Gli Amish e la modernità

È comune pensiero che gli Amish rifiutino testardamente ogni tipo di oggetto moderno, ma questo è vero solo in parte. Oggetti che non portino valori indesiderati nella casa e non provochino crepe nella struttura sociale sono i benvenuti se si rendono davvero necessari e se non sono un desiderio vanitoso e superfluo.

Per loro la tecnologia non è dannosa di per sé, ma è l'uso smodato da parte dell'uomo che viene condannato. Una stufa a legna moderna, ad esempio, è un'ottima scelta in termini di costi-benefici. Pretendere una riproduzione fedele di una stufa antica sarebbe inutile e ingiustificatamente costoso, infatti nelle case Amish è frequente trovare ottime stufe a legna chiaramente moderne. Allo stesso modo, una donna può trovare una buona soluzione cucire con filo di nylon anziché di cotone o lasciare andare a pattinare sui rollerblade le figlie, rigorosamente vestite con vestitini lunghi, grembiuli e cuffiette. Gli Amish aborrono la televisione, ma amano leggere libri e riviste, se non offendono i loro princìpi.

Inoltre le comunità non sempre riescono a fare a meno dell'elettricità: gli amish commerciano in prodotti caseari e i meccanismi di refrigerazione richiedono elettricità, che viene fornita da generatori a gasolio. Il gasolio viene comprato quando serve e trasportato sui caratteristici "buggies", i semplici carretti neri coperti e tirati da cavalli. Se la necessità li spinge al di là del ragionevole, anche gli Amish fanno uso di alcuni aiuti moderni: per costruire una fattoria, ad esempio, si può affittare una gru. Sempre a patto che la guidi un "esterno" non soggetto alle regole della vita Amish, che impedisce ai suoi membri di possedere e/o guidare un mezzo motorizzato.

Fondamentalmente, di fronte ad una scelta tra moderno o non moderno gli Amish scelgono solitamente ciò che salvaguarda la salute fisica e morale della famiglia. Questo include anche l'atteggiamento verso la medicina moderna: una famiglia Amish può non amare curarsi in ospedale e preferire rimedi casalinghi, ma è molto improbabile che esponga qualcuno dei suoi a un rischio se c'è in corso una vera emergenza. Il malato sarà portato al più vicino ambulatorio o ospedale.

Di fronte ad un cambiamento nello stile di vita riflettono quanto ritengono opportuno per decidere per il meglio, anche se ciò dovesse richiedere anni e lunghi dibattiti nella comunità, che deve essere concorde sui cambiamenti da adottare.

 

La vita di un Amish: età, traguardi, responsabilità

L'infanzia

Un bambino o bambina Amish nasce in una famiglia allargata composta di padre, madre e numerosi fratelli (in media 7 figli per coppia). Hanno molto rilievo affettivo ed educativo, inoltre, i parenti come zii, zie, cugini e naturalmente i nonni: tanto più un Amish è anziano, tanto maggiormente viene rispettato, perché si ritiene saggio e dispensatore di consigli e di punti di vista maturi, che sono fuori della portata dell'inesperienza giovanile. La famiglia esercita un controllo stretto sull'educazione del bambino. La formazione dei giovani è, infatti, solo parzialmente carico della scuola e ben più fortemente dei genitori e degli altri membri della comunità. In famiglia parla dialetto Amish (detto Tedesco della Pennsylvania o Dutch che deriva da 'deutsch', tedesco), mentre apprenderà il Tedesco durante le celebrazioni religiose e l'Inglese (con cui comunicherà con il resto del mondo) sui banchi di scuola.

La comunità Amish è estremamente chiusa e i matrimoni avvengono e sono avvenuti spesso tra persone imparentate tra loro, ragione per cui il nuovo nato rischia alcune malattie genetiche, come il nanismo e numerosi disordini metabolici. Particolarmente alta tra i bambini della comunità l'incidenza di una rarissima malattia, la sindrome di Crigler-Najjar, una condizione genetica che impedisce al fegato di metabolizzare la bilirubina, il pigmento prodotto dalla decomposizione dell'emoglobina contenuta nei globuli rossi che provoca, se non è espulso, l'ittero e l'intossicazione sistemica ed il cui contenuto nel sangue dei bambini appartenenti a questo gruppo sociale raggiunge concentrazioni fino a 150 volte superiori alla norma.

I bambini Amish studiano tutti insieme fino ai 13 anni (8th grade school, l'equivalente della scuola media) sotto la supervisione di un'insegnante Amish in una scuola che ha stanza unica. Cessati gli studi si dedicano ad imparare l'agricoltura e la carpenteria (i maschi) e i lavori di casa e la cura familiare (le femmine).

Nella società Amish è fondamentale l'insegnamento dal più esperto o anziano al più giovane. Questo fattore venne considerato rilevante l'ultima volta che le comunità Amish e il governo degli USA si scontrarono sulla legge che imponeva di mandare i figli a scuola sino ai 18 anni, nel 1972. La richiesta venne considerata incostituzionale perché lesiva della libertà di religione, ragione per cui ai bambini Amish venne accordato il diritto di essere istruiti secondo le tradizioni della loro comunità.

Le insegnanti sono giovani donne nubili della comunità, e usualmente la più anziana insegna la propria esperienza alla più giovane. Le insegnanti non possiedono un curriculum professionale ma vengono scelte in base alla loro condotta morale

Contestualmente alla scuola le ragazze vengono educate dalle donne di famiglia nei lavori domestici, nella cura dei famigliari e nell'artigianato femminile. I ragazzi imparano il lavoro del padre o degli zii. I ruoli uomo-donna sono tradizionali e ben distinti: le donne lavorano in casa e gli uomini fuori. Tuttavia non è infrequente che le donne nubili lavorino fuori, se la necessità lo impone e gli uomini di casa sono molto partecipi della cura dei ragazzi e di tutti i lavori domestici fisicamente pesanti.

L'adolescenza: Rumspringa

Cessata la scuola per molti ragazzi e ragazze comincia il periodo detto di "Rumspringa". Rumspringa significa "saltare in giro" e indica il periodo in cui le famiglie allentano il controllo sui figli. Questi si mischiano ai loro coetanei, possono uscire con ragazzi e ragazze, viaggiano, vanno a ballare in jeans, bevono alcolici e possono, volendolo, sperimentare tutto quanto è comune per i loro coetanei non Amish. In tal modo la comunità Amish vuole assicurarsi che la professione di fede che saranno chiamati a fare nel giro di qualche anno sia sincera e consapevole di ciò a cui rinunciano. Di 100 ragazzi e ragazze che vanno Rumspringa (periodo che dura qualche anno), "tornano a casa" circa 80-90, pronti per unirsi alla comunità e sposarne le regole severe.

La famiglia è il fondamento della comunità e la tela su cui l'individuo Amish dipinge il ritratto della sua vita. Cercarsi un partner è di capitale importanza e i giovani cominciano a farlo verso i 16 anni, per arrivare alle nozze verso i 20 anni.

Una domenica su due la famiglia assiste alla celebrazione, che consta di letture della Bibbia, canti, sermoni e preghiera comunitaria. La celebrazione avviene rigorosamente in casa di uno o dell'altro, poiché come si è detto, la Chiesa Amish non ha chiese in quanto edifici. La celebrazione è un momento cardine della socializzazione perché facilmente termina con un rinfresco offerto dai padroni di casa. L'altra domenica si fanno visita a vicenda andando a trovare parenti ed amici che officiano la celebrazione nel loro distretto: rinsaldano così i legami della comunità e danno ai ragazzi possibilità di conoscersi.

Altre occasioni di socializzare sono i picnic, le aste, i raccolti, la costruzione di case per altri sposi, e le serate cantanti: gli Amish non ballano e non suonano strumenti, ma amano cantare in coro sia inni religiosi, sia canzoni "laiche". Le serate cantanti sono rivolte ai giovani e pensate per farli frequentare e conoscere: molte giovani coppie nascono così. Le giovani donne hanno molta voce in capitolo sulla scelta dello sposo, che non viene imposto dai genitori, e hanno possibilità di frequentarlo da sole: appartarsi in una stanza chiusa resta fuori discussione, passeggiate da soli, chiacchiere e viaggi a due per andare a cantare sono assolutamente leciti e frequenti.

L'età adulta: il battesimo e l'entrata nella comunità

È giunto il tempo di entrare ufficialmente a fare parte della comunità e assumersene la responsabilità: i giovani possono ricevere il battesimo e entrare ufficialmente nella chiesa. Solitamente i ragazzi ricevono il battesimo tra i 16 e i 20 anni.

Questo implica frequentare un corso, una sorta di catechismo, dove si studia la Confessione di Fede di Dordrecht del 1632.

Al termine la comunità valuta se accogliere il nuovo arrivato come fratello o sorella. Se la risposta è positiva, il battesimo avviene un paio di domeniche prima della comunione d'autunno. In questa occasione i battezzandi incontrano il capo della chiesa e gli viene ulteriormente ricordato che l'impegno che prenderanno è verso Dio, verso la comunità e dura tutta la vita. Gli viene data la possibilità di rinunciare e, anche se molto raramente, qualcuno lo fa. Se il candidato accetta, inizia la celebrazione vera e propria. Se il candidato rifiuta viene bandito dalla comunità ed ai suoi parenti è vietato aver rapporti col congiunto.

Ai ragazzi viene chiesto di inginocchiarsi, gli viene ricordata la promessa che fanno e gli vengono poste domande sulla loro fede e sul loro desiderio di unirsi alla chiesa. I ragazzi vengono sempre battezzati prima delle ragazze.

Completata la promessa il Vescovo alza la testa del ragazzo, un diacono gli riempie le mani d'acqua e il Vescovo la versa sul capo del candidato tre volte: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Il Vescovo prosegue dicendo in dialetto Amish "Nel nome del Signore e della chiesa, noi estendiamo a voi la fratellanza. Alzatevi e siate membri fedeli della chiesa" I ragazzi sono accolti calorosamente con il Bacio Santo, che le ragazze ricevono dalla moglie del Decano. Il rito è semplice, ma emozionale e la promessa è cosa estremamente seria poiché se rotta, porta al bando dalla comunità.

Il matrimonio

Una volta battezzati i ragazzi che desiderano sposarsi annunciano, solitamente in estate, la loro intenzione e il nome dello sposo o sposa scelto.

Passata la faticosa stagione del raccolto, quando la comunità ha tempo da dedicare a questo gesto così importante, i due giovani vengono "annunciati" come promessi sposi nel corso di una celebrazione domenicale.

Le donne di famiglia preparano il banchetto per i parenti e per la comunità (il che viene a dire per 200 o anche 400 persone) e le giovani si sposano con un vestito semplice e privo di pizzi solitamente blu, celeste o viola.

Questo vestito verrà indossato alla messa della domenica e verrà usato anche per il loro funerale. Nessuna donna Amish porta fiori alle nozze, che avvengono solitamente di mercoledì o giovedì: così si può rimettere a posto casa senza lavorare domenica, giorno che il Signore ha comandato di riposo. La comunità tutta è testimone, per cui non vi sono testimoni di "rilievo" o damigelle d'onore.

La giovane coppia vivrà con i genitori di lei sino alla primavera, quando la comunità si muoverà per aiutarli a costruire la loro fattoria. La nuova casa sarà, come è facile immaginare, semplice e in certa misura spoglia, con gli oggetti strettamente necessari e senza ninnoli o soprammobili inutili e vistosi. Larga parte della vita campestre, dopotutto, si svolge fuori di casa: nei campi, nelle botteghe artigiane e nei rari negozi.

Il lavoro

La giovane coppia lavora facilmente come i propri genitori, dato che ha appreso il mestiere da loro. Gli Amish sono contadini specializzati in coltivazioni particolari (come i peperoncini), abili artigiani ed allevatori di cani e di cavalli. Le donne si dedicano alla famosa arte tessile chiamata "patchwork" e realizzando delle coperte tradizionali trapuntate e ricamate chiamate "quilt", fatte di pezzi differenti di stoffe diverse che cuciono a mano, da sole o con le amiche.

Per vendere i prodotti del loro lavoro tendono a relazionarsi con pochi intermediari di cui si fidano, spesso Mennoniti, che possono avere grandi negozi, supermercati, vendita on-line e accettare carte di credito: tutte attività impossibili ad una comunità che rifiuta l'elettricità, la televisione e guarda con forte sospetto anche la fotografia. Tuttavia alcuni Amish hanno piccoli negozi a conduzione familiare dove vendono direttamente ai turisti i loro prodotti. In parte guadagnano anche grazie al turismo, con cui hanno un rapporto problematico: da un lato ne guadagnano, dall'altro si trovano esposti a curiosità e valori estranei e di disturbo.

I contrasti

Il mondo degli Amish non è il paradiso, naturalmente, e le dispute e attriti non mancano né sono mancati. Esistono, di conseguenza, diversi gruppi Amish, che interpretano più o meno severamente l'Ordnung o che sono più o meno vicini ai loro cugini Mennoniti, più moderni e liberali. L'Ordnung, che significa "ordine", è un codice di condotta che viene trasmesso di generazione in generazione e regola il loro comportamento e il loro stile di vita.

Se un Amish rifiuta le regole della comunità possono verificarsi due possibilità: se è giovane e non ha fatto professione di fede, i legami familiari reggono, perché il ragazzo o ragazza non ha fatto alcuna promessa formale e il suo atto può dare dolore, ma non manca verso la comunità. Può tornare quando vuole e riprendere la sua vita dove l'aveva lasciata: la comunità è tenuta ad accoglierlo.

Se ad andarsene è un adulto, la faccenda si complica. Se ritorna entro breve tempo la frattura può ricomporsi e i legami familiari si mantengono. Se non torna subito viene bandito, i rapporti si sospendono e verrà per sempre considerato un estraneo. Pochi prendono questa decisione. Ancora meno tengono comportamenti che possono obbligare la comunità a respingerli e bandirli.

La comunità Amish, per quanto differente, dimostra di avere prodotto un modello di vita solido e, se necessario, adattabile: la popolazione Amish è triplicata negli ultimi 50 anni. Gli Amish sono presenti in 24 stati circa con una popolazione di circa 150.000 individui. Al ritmo di crescita delle famiglie, si ritiene che essa raddoppi ogni 20 anni circa.

 

Il culto Amish: credenze e chiesa

I punti fondamentali del culto discendono direttamente da quelli Anabattisti.

  1. La Salvezza è dono gratuito di Dio, che l'uomo non può "meritare" poiché tanta grazia è fuori dalla portata della sua opera di creatura. Con 'Salvezza' non si intende il giudizio positivo di Dio dopo la morte, ma il riconoscimento che Gesù è Signore e Salvatore. Per gli Amish la Salvezza è un processo graduale e quotidiano che si attua quando "la vita è trasformata giorno dopo giorno, nell'immagine del Cristo".

  2. Certezza della Salvezza. Per gli Amish non esiste atto o promessa che assicuri la Salvezza: nemmeno il battesimo. Sostenere che un atto ti "salvi per sempre" è arrogante e orgoglioso.

  3. Destino finale. È incerto fino alla fine e nelle mani di Dio, che valuta tutta la vita del credente, quindi lo destina al paradiso o all'inferno.

  4. La professione di fede, che si fa in età adulta, non è preclusa ad un estraneo che voglia unirsi alla comunità. Il caso avviene però raramente. La celebrazione si svolge una domenica su due e la comunione due volte all'anno: in primavera e autunno.

La chiesa Amish è per loro interprete della volontà del Signore ed è in qualche modo un corpus compatto. Se secondo alcune fedi cristiane gli Evangelisti vedono il battesimo come un atto tra credente e Dio, per gli Amish è un atto pubblico che lega l'uomo o la donna a Dio e alla chiesa.

Le singole comunità, dette distretti, sono indipendenti e autonome: non esiste chiesa centrale.

Stato e chiesa devono restare distinte e pertanto gli Amish si tengono lontani dalla vita pubblica, dal governo e dalle sue regole: non giurano, non votano, ma pagano le tasse, non prestano servizio militare, ma civile. Tuttavia la loro non violenza non si estende all'educazione: la tecnica dei "4 sani scapaccioni", se possiamo definirla così, è del tutto ovvia. E soggetta, anche se raramente, all'esagerazione.

L'Ordnung (regolamento) è soggetto ad aggiornamento di tanto in tanto e usualmente ogni due anni la comunità o il distretto ne rivede o approfondisce alcune parti. L'Ordnung prevede la sottomissione della donna all'uomo e il rispetto dell'uomo verso la donna: sebbene i ruoli femminili siano parimenti importanti a quelli maschili, le donne hanno assai meno autorità degli uomini. Se nubili restano soggette alla disciplina paterna, se sposate a quella del marito. Inoltre non possono accedere a cariche nella chiesa. È infatti sempre l'uomo che prende le decisioni più importanti all'interno della famiglia.

L'evangelizzazione è uno dei punti di grande divergenza rispetto alle altre chiese cristiane. Gli Amish pensano, infatti, che non sia loro dovere o compito compierla. Tuttavia alcuni gruppi si stanno muovendo in tal senso e, generalmente, gli Amish sono ben disposti a spiegare i loro princìpi di fronte ad una domanda ritenuta sincera e rispettosa

 


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